Fluidi non newtoniani

La fluidodinamica è una disciplina scientifica che pone le sue radici nell'antichità: uno dei primi risultati è il famoso principio di Archimede sul galleggiamento dei corpi, datato III secolo a.C. (celebre è l'esclamazione "Eureka!" che lo ha seguito nella leggenda). In effetti, le navi erano il mezzo di trasporto più comune per coprire grandi distanze (nota: oggi il mezzo di trasporto forse più usato per le grandi distanze è l'aereo, e il suo funzionamento si appoggia comunque sulla dinamica nell'aria) e i problemi di idraulica legati all'apporto idrico per l'agricoltura e lo sviluppo delle città erano di fondamentale importanza. D'altro canto, il campo di applicazione delle equazioni dei fluidi è ampio: con il termine fluido si copre una vasta gamma di materiali, dai liquidi ai gas. Persino il vetro può essere ritenuto un fluido (con un coefficiente di viscosità molto elevato) e d'altronde è difficile fornire fisicamente una definizione rigorosa di fluido. Il modello di fluido newtoniano è comunemente usato per descrivere liquidi come l'acqua o gas come l'aria. Ma per modellizzare fluidi più complicati bisogna ricorrere ad altri tipi di modelli, detti non newtoniani. Oggi vi abbiamo mostrato uno di questi fluidi, ottenuto mescolando in giuste proporzioni acqua e amido di mais (maizena).

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